Come arrivare:
Arrivare a Varigotti è semplicissimo; in autostrada, con la A10, all’uscita di Finale Ligure scendere fino al raccordo con la SS1 “Aurelia” e girare a sinistra in direzione Savona e proseguire attraversando il centro abitato di Finale Ligure; costeggiando con il mare a destra fin dopo il porto turistico il primo centro abitato che si incontra è Varigotti. Se si arriva da Savona, dopo Noli, Capo Noli, Malpasso e Punta Crena, siete già arrivati; giusto il tempo di posare le valige e la spiaggia vi attende.
Un po’ di storia:
Il promontorio di Capo Varigotti fu sede di un “castrum” bizantino costruito tra il VI ed il VII secolo, a protezione naturale nella Baia dei Saraceni e dell’insediamento monastico presso San Lorenzo. Il castrum fu poi distrutto dai Longobardi nel 643 d.C., ma il promontorio continuò a svolgere il suo ruolo difensivo con la costruzione, nel XIII secolo, di cinte murarie ad opera dei Marchesi del Carretto del Finale. Queste fortificazioni furono nuovamente distrutte, insieme al porto, nel 1341 dalla Repubblica di Genova. Nel XVI secolo, per difesa dalle incursioni dei pirati, fu costruita la Torre di avvistamento che domina l’ampio mare prospiciente.
Il centro storico:
Il centro storico del paese si è sviluppato a ponente del promontorio di Punta Crena probabilmente a partire dal XV secolo. Le sue case, costruite direttamente sulla spiaggia, e dai colori accesi e solari, presentano un’architettura quasi unica nella Riviera Ligure. Sono case dalle forme geometriche, con pareti disadorne, contrafforti inclinate e sormontate da una terrazza. Alcuni fanno derivare questo stile da una tradizione mediterranea in seguito a contatti marini con il Mediterraneo meridionale; altri attribuiscono le caratteristiche “moresche” ad una probabile permanenza dei Saraceni nella zona di varigotti, nel IX e X secolo. In effetti si ritiene che l’abitato stesso di Varigotti, fino all’interramento del porto (che sorgeva dove oggi si trova la Baia dei Saraceni) si trovasse sul versante est della montagna e sull’attigua selletta, dove sopravvivono resti medievali.
La natura:
La cornice naturale che circonda Varigotti è percorsa da una serie di panoramici sentieri, che si snodano tra la vegetazione mediterranea sempreverde, arricchita da flora endemica, percorribili sia praticando trekking o nordic walking, sia in sella ad una MTB e\o Gravity Bike. Molto frequentata è anche la spiaggia allungata ad ovest del promontorio di Punta Crena, larga e fitta di stabilimenti balneari, considerata la più ampia della Liguria. I muretti a secco testimoniano la fatica con la quale la popolazione si conquistò terreni coltivabili, intorno agli antichi nuclei abitati sparsi tra gli oliveti.
Turismo e Curiosità:
Varigotti è una rinomata meta turistica, con il maggior flusso di villeggianti che si registra nel periodo estivo, anche se sono numerosi i visitatori – specialmente dal Nord Europa – che amano soggiornare in questa località anche nella stagione invernale, che vede un clima usualmente mite e gradevole. La lunga spiaggia di sabbia situata a est del borgo, in località Malpasso è stata teatro, nel 1953, di una poetica, onirica sequenza del film “La Spiaggia” che Alberto Lattuada girò nel 1954. Vi sono stati girati anche vari spot pubblicitari e videoclip musicali. Un albo a fumetti della Disney-Mondadori “Paperino e la notte del Saraceno”, è in gran parte ambientato a Varigotti, in particolar modo sulla torre d’avvistamento della collina. Di particolare l’albo ha anche la pubblicazione in lingua latina, con il titolo “Donaldus Anas atque nox Saraceni”. Varigotti ha dato i natali al regista cinematografico e televisivo Renato Castellani, al quale è intitolato il molo.
“In questi posti davanti al mare, con questi cieli sopra il mare
fin da Pavia si pensa al mare, fin da Alessandria si sente il mare, dietro un curva, improvvisamente il mare” …
Ivano Fossati – questi posti davanti al mare